di Andrea Bonacchi
Domenica 14 maggio ha avuto luogo al Centro tecnico federale di Coverciano un torneo dedicato al “calcio integrato” nel quale ogni formazione è composta sia da ragazzi “speciali” (disabili) sia da ragazzi “non speciali” (normodotati). Vi hanno partecipato dieci squadre provenienti da tutta Italia. L’iniziativa, organizzata da Upd Isolotto (in collaborazione con Comune di Firenze, Trisomia21, Figc, Lega nazionale dilettanti, Fondazione Artemio Franchi), si è svolta in una bellissima giornata primaverile e nel magnifico ambiente dove si allena la nazionale italiana di calcio.
Confesso che fino ad ora non avevo mai creduto che il calcio potesse donarmi emozioni così intense e profonde. Una volta ancora ho pensato che la solidarietà e la cooperazione con gli altri sono in grado di dare gioia e senso alla vita di ogni essere umano qualsiasi sia il tipo dei suoi talenti e dei suoi limiti.
Da genitore di un partecipante a questa iniziativa mi sento di incoraggiare altri genitori sia di ragazzi “speciali” sia di ragazzi “non speciali” nel proporre ai loro figli la partecipazione a corsi e iniziative di “calcio integrato”: possono essere una grande occasione di crescita.
Salvatore, ragazzo “speciale” e portabandiera della squadra Uniti per un sogno dell’Upd Isolotto, durante l’intervista che gli è stata fatta nel corso della giornata, ha affermato: “Siamo tutti uguali”. Se ci guardiamo intorno e osserviamo come funziona la società che ci circonda può sembrare un’affermazione ingenua. Ma se guardiamo con gli occhi dell’amore questa non ci può apparire che una profonda verità; grazie Salvatore per avercelo ricordato!
Figlio mio ricorda
L’uomo che tu diventerai
Non sarà mai più grande dell’amore che dai
Ermal Meta, dal testo della canzone “Vietato Morire”
E non ultimo è bello ricordare che nel calcio integrato si vince tutti!